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2024-03-28 16:45

Due rapporti della Commissione Ue su Politica agricola comune, biodiversità e acque

QUEL CHE C'È DA SAPERE

La Commissione europea ha pubblicato due rapporti sugli impatti ambientali della Politica agricola comune (Pac). Il primo valuta gli impatti positivi e negativi, diretti e indiretti degli strumenti della Pac 2014-2020 su habitat, paesaggi, biodiversità, mentre il secondo contiene una valutazione dell'impatto della Pac sulla qualità e quantità delle acque.

Entrambe le valutazioni si basano su cinque criteri: efficacia, efficienza, coerenza, pertinenza e valore aggiunto dell’Ue, e forniscono una panoramica delle scelte di attuazione dei vari Stati.

La Commissione europea osserva che entrambi gli studi indicano come il quadro europeo stia “contribuendo a raggiungere ambizioni più elevate per entrambe le aree, oltre a garantire una base di norme e standard utili. Tuttavia, entrambi gli studi hanno scoperto che il contributo e i benefici della Pac dipendono fortemente dalle scelte e dalle priorità di attuazione degli Stati membri. Pertanto, variano significativamente da uno Stato membro all'altro”.

Entrambi gli studi contengono alcune raccomandazioni per migliorare la Pac in termini di conservazione della biodiversità e migliore gestione delle risorse idriche. Diversi aspetti, afferma la Commissione europea, sono già stati affrontati nelle proposte legislative sulla Pac oltre il 2020 presentate nel giugno 2018.

Ad esempio, verrà previsto il divieto di arare qualsiasi prato permanente in Natura 2000, si richiederà la rotazione delle colture (anziché l’attuale diversificazione delle colture) e si includerà il mantenimento di caratteristiche non produttive su tutti i terreni agricoli che beneficiano del sostegno al reddito della Pac. Anche le condizioni per il sostegno della Pac all’espansione dell’irrigazione saranno molto più restrittive.