La Commissione europea ha inviato all’Italia una lettera di costituzione in mora per quanto riguarda il particolato nell’aria, dandole due mesi di tempo per rimediare alle carenze individuate dalla Commissione e conformarsi a quanto previsto dalla direttiva 2008/50/CE . In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato. I dati disponibili per l'Italia dimostrano che sin dal 2015 il valore limite per il PM 2,5 non è stato rispettato in diverse città della valle del Po (tra cui Venezia, Padova e alcune zone nei pressi di Milano). Inoltre le misure previste dall'Italia non sono sufficienti a mantenere il periodo di superamento il più breve possibile.
La Commissione europea sottolinea come il PM10 e il PM 2,5 siano particolarmente pericolosi per la salute umana. L'esposizione al materiale particolato può influire sulla funzione polmonare e causare o aggravare malattie cardiovascolari e respiratorie, infarti cardiaci e aritmie, pregiudicare il sistema nervoso centrale, il sistema riproduttivo e provocare il cancro. Ogni anno nell'Unione europea quasi 350 000 decessi prematuri sono attribuiti solo al PM2,5.