Il 3 aprile la Direzione generale Clima della Commissione europea ha rilasciato una nota in cui afferma che, sulla base dei dati comunicati dagli Stati membri dell’UE al 2 aprile 2024, nel 2023 le emissioni europee dei settori interessati dal sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS: produzione di elettricità, industria e aviazione) sono diminuite del 15,5% rispetto al 2022.

Questa diminuzione porta le emissioni ETS al 47% rispetto ai livelli del 2005 e quindi “sulla buona strada” per raggiungere l'obiettivo del -62% al 2030 definito dalla Direttiva (UE) 2023/959.

Il contributo più importante per la diminuzione delle emissioni ETS è arrivato dal settore energetico, che ha ridotto le emissioni derivanti dalla produzione di energia elettrica del 24% rispetto al 2022, grazie all’aumento della produzione di energia elettrica rinnovabile e nucleare in sostituzione ai combustibili fossili.

Per quanto riguarda i settori industriali ad alta intensità energetica la riduzione delle emissioni osservata è di circa il 7% rispetto al 2022, risultato di una combinazione di riduzione della produzione a causa della crisi energetica e di incrementi di efficienza visibili principalmente nei settori del cemento, del ferro e dell’acciaio.

Aumentano invece del 10% rispetto al 2022 le emissioni del trasporto aereo come conseguenza della continua ripresa dopo il crollo del traffico durante la pandemia di COVID19.