QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 14 giugno il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato il Decreto sulle aree idonee per l’installazione di impianti rinnovabili, su cui la Conferenza Unificata aveva raggiunto l’intesa lo scorso 7 giugno.
Lo schema di decreto, previsto dall'articolo 20 del Dlgs 199/2021, stabilisce che le Regioni dovranno individuare aree idonee con procedimento autorizzatorio accelerato, aree idonee con procedimento autorizzatorio standard, aree non idonee perché incompatibili con certe tipologie di impianti e aree dove sarà vietato realizzare impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra, secondo quanto stabilito dal “DL Agricoltura” (Decreto Legge 63/2024). Lo schema di decreto stabilisce, inoltre, che le Regioni possano stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto, proporzionata al bene oggetto di tutela, fino a un massimo di 7 chilometri.
L’individuazione delle aree idonee e non e da parte delle regioni dovrà seguire specifici criteri fissati nello schema di decreto e la pianificazione dovrà essere approvata entro 180 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento.
Il decreto individua per ciascuna Regione nuovi obiettivi di potenza di energie rinnovabili dal 2021 al 2030, considerando l'obiettivo complessivo finale al 2030 del PNIEC pari a 80 GW di nuova potenza installata.
Firmato anche il decreto FER 2 (lo schema di decreto era stato approvato dalla Commissione europea lo scorso 4 giugno) che ha l’obiettivo di incentivare la realizzazione di una capacità di 4,6 GW di impianti entro il 31 dicembre 2028, tra cui: impianti eolici off-shore, geotermoelettrici a emissioni nulle, geotermoelettrici tradizionali, alimentati a biomassa e biogas, fotovoltaici floating su acque interne e a mare, nonché impianti da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina e impianti solari termodinamici.
“I provvedimenti, entrambi molto attesi”, spiega il Ministro Pichetto, “rappresentano un passaggio determinante per arrivare a un nuovo modello energetico al 2030, coerente con gli obiettivi Pniec, e con tutti gli strumenti a cui abbiamo lavorato per incentivare lo sviluppo delle rinnovabili. Andiamo avanti cosi”.