QUEL CHE C'È DA SAPERE
Il 27 febbraio è stato presentato TE3C (dall’unione di TEEC, Titoli di efficienza energetica circolare, 3C, Crediti di carbonio circolare), un progetto sviluppato da ENEA con il supporto di Utilitalia che ha come punta a promuovere i potenziali risparmi di energia conseguenti all’uso e alla produzione di materiali secondari in sostituzione di quelli primari, attraverso meccanismi analoghi a quelli dei titoli di efficienza energetica e dei crediti di carbonio.
Il progetto ha analizzato il consumo energetico e le emissioni di CO₂ equivalenti nel confronto tra l’uso di materie prime vergini e materie secondarie su oltre 40 filiere. I risultati evidenziano che l’impiego di materiali riciclati consente un significativo risparmio energetico a parità di unità di prodotto. L’analisi, condotta secondo il principio “dalla culla al mercato”, considera per le materie prime vergini l’estrazione dalla biosfera come punto di partenza, mentre per quelle secondarie prende in esame la raccolta e il trattamento di rifiuti o sottoprodotti.
Ad esempio, il riutilizzo del cartone consente un risparmio di 0,25 tonnellate di petrolio equivalente per tonnellata di materiale (Tep/t), mentre per il vetro il risparmio è di 0,58 Tep/t, per il PET di 1,11 Tep/t e per l’acciaio di 2,86 Tep/t. Questi risparmi si traducono anche in una riduzione delle emissioni di CO₂.
Per quantificare questi benefici, ENEA ha sviluppato uno strumento informatico accessibile online, che permette di calcolare il risparmio derivante dall’uso di materiali riciclati e di generare attestati relativi ai Titoli di efficienza energetica circolare (Teec) e ai Crediti di carbonio circolare (3C).