QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il Ministero della salute ha presentato lo studio di Valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute in Italia (VIIAS), da cui emerge che “anche il riscaldamento domestico, soprattutto per l’incremento dell’utilizzo delle biomasse (principalmente legno e pellet) è responsabile del peggioramento della qualità dell’aria e del conseguente impatto sulla salute”.
L’analisi del Progetto VIIAS mette a fuoco com’è cambiata la natura dell’inquinamento atmosferico negli ultimi dieci anni, individuando nella combustione di biomasse per il riscaldamento e negli scarichi dei veicoli diesel i due principali bersagli verso cui indirizzare nuove misure preventive. I dati relativi al 2012 indicano che le emissioni di particolato e di NO2 del settore riscaldamento rappresentano circa il 50% del totale e le stime al 2020 prevedono un aumento, nonostante i miglioramenti tecnologici.
La causa viene addebitata al fatto che “recentemente, per rispettare gli obiettivi di riduzione dei gas serra in atmosfera, anche in Italia si è puntato sulle biomasse. L’uso della biomassa nei settori della produzione di energia e il suo impiego per il riscaldamento domestico (legna, pellet, etc) è stato incentivato e favorito da politiche e norme europee (Direttiva 2009/28/CE), nazionali (D. Lgs 28/2011 e DM 15/03/2012) e regionali, relative all’uso delle energie rinnovabili. Tali strategie non hanno però prestato particolare attenzione all’impatto negativo sulla qualità dell’aria: le biomasse usate come combustibile provocano infatti l’immissione nell’ambiente di polveri e idrocarburi policiclici aromatici”.
Il progetto VIIAS è stato finanziato dal Centro controllo malattie del Ministero della salute e coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio, con la collaborazione di Università e Centri di ricerca: Enea, Ispra, Arpa Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, Dipartimento di statistica dell’Università di Firenze, Università di Urbino e Dipartimento di Biologia ambientale dell'Università La Sapienza di Roma.