Oggi:

2024-03-29 00:51

C'è Molto Spazio per la Cogenerazione

SCENARI DI EFFICIENZA ENERGETICA

di: 
Marco Golinelli*

Un recente studio, allineato allo scenario energetico europeo più ambizioso dal punto di vista degli obiettivi di decarbonizzazione, illustra i vantaggi economici, ambientali e operativi della cogenerazione, una tecnologia efficiente che può rendere più flessibili i sistemi energetici europei e favorirne l’integrazione.

Foto di Copertina: Wartsila

Il Green Deal europeo si propone di realizzare, entro il 2050, un sistema energetico a emissioni prossime allo “zero”. Le parole chiave per il raggiungimento di questo importante obiettivo sono tre: efficienza, integrazione e rinnovabili. Una sola parola può rappresentarle tutte: cogenerazione.

La produzione congiunta e contemporanea di energia elettrica o meccanica e di calore utile, a partire da una singola fonte energetica, attuata in un unico sistema integrato, è la prima risorsa su cui puntare per raggiungere la neutralità carbonica in Europa entro il 2050.

Come dimostra un recente studio di Artelys*, in linea con la recente Strategia europea per l’integrazione energetica, bisogna far tesoro del grande vantaggio economico offerto da questa soluzione in tutti i settori, perché permetterà di massimizzare l’efficienza energetica, a fronte di un basso costo e con benefici essenziali per gli utenti finali. Lo studio “Verso un sistema di neutralità climatica efficiente, integrato e ricco di benefici entro il 2050: il ruolo della cogenerazione” è stato commissionato da COGEN Europa ed è supportato da 26 partner industriali legati all’intera catena di valore energetica. Prende in considerazione l’utilizzo/diffusione della cogenerazione in termini sia di efficienza, sia di flessibilità nel sistema integrato riscaldamento-corrente/energia meccanica.

Ai vantaggi economici si sommano quelli operativila cogenerazione è la soluzione ottimale per un sistema di energia elettrica, poiché il calore catturato consente di utilizzare oltre il 90% del contenuto energetico del combustibile utilizzato, riducendo così il consumo di carburante e le emissioni richieste. E si aggiungono i vantaggi ambientali: è altamente rinnovabile e “net-zero”, poiché le unità di cogenerazione possono funzionare anche con combustibili come il biogas e, nel prossimo futuro, Power-to-X come l'idrogeno verde.

Considerando lo scenario 1.5 TECH(1), il più ambizioso tra quelli previsti dalla Commissione europea, lo studio prende in considerazione l’utilizzo/diffusione della cogenerazione in termini sia di efficienza, sia di flessibilità nel sistema integrato riscaldamento-corrente/energia meccanica.

Rendere la cogenerazione parte integrante del sistema energetico – ad esempio, realizzando tutte le applicazioni nei settori potenzialmente raggiungibili e rendendo disponibile l’energia termica recuperata, sia per i processi industriali sia per i sistemi di teleriscaldamento -  consentirebbe una riduzione tra i 4.1 e gli 8.2 miliardi di €, con una riduzione delle emissioni di CO2 di 4-5 mtCO2 annui nel 2050.

Sono dati che testimoniano come la cogenerazione sia destinata a rimpiazzare i sistemi meno efficienti, focalizzati esclusivamente sul riscaldamento e sull’energia meccanica, fino ad arrivare a contribuire al 13-16% dell’energia totale e al 19-27% della produzione di calore nel 2050. Grazie ad impianti che, in futuro, potranno essere alimentati anche con combustibili “green” (biometano) o con idrogeno. Tutto ciò ci consentirà di operare in modo più flessibile ed efficiente in qualsiasi momento e circostanza, soprattutto nei momenti di picco di domanda di pompe di calore e veicoli elettrici, ma anche in caso di insufficiente alimentazione dovuta all’intermittenza dell’energia eolica e solare.

La cogenerazione può fornire energia meccanica e riscaldamento accessibili economicamente a molte città e industrie. La produzione combinata di calore e di elettricità è il metodo ad oggi più rapido per rendere efficienti le fabbriche dal punto di vista dei consumi energetici.

Per favorire la diffusione di sistemi di cogenerazione in tempi utili rispetto agli obiettivi europei di decarbonizzazione si rende però necessario un quadro di regolamentazione ambizioso e adeguato.

Questa soluzione al sistema inefficiente e separato di energia meccanica e riscaldamento deve divenire una priorità, consentendo di massimizzare l’efficienza energetica in settori chiave dell’economia e di integrare il sistema energetico ad un costo ridotto.

In Italia, il mercato dell'efficienza energetica ha ricoperto storicamente un ruolo importante, pur soffrendo dell'incertezza dello scenario legislativo a medio termine. Secondo Eurostat, la capacità elettrica della cogenerazione in Italia è di circa 9 GW e la capacità termica è di circa 18 GW. La quota di CHP nella produzione totale di elettricità è del 13,7%.

Negli anni, infatti, abbiamo visto crescere il ricorso alle aziende di efficientamento, sia con l’obiettivo di ridurre i costi, sia per contenere impatto ambientale ed emissioni. Ora, siamo certi che la cogenerazione potrebbe vivere un nuovo rinascimento con un ritmo di crescita più elevato, avvalendosi di strumenti come i Certificati Bianchi e della competitività sui mercati assicurata dai consumatori. Un nuovo impulso potrebbe arrivare dalla Pubblica Amministrazione, dove sarebbe possibile ampliare il numero degli impianti di cogenerazione superando l’inerzia con interventi mirati, incentivi e agevolazioni specifiche.

 

*Marco Golinelli è Director Wärtsilä Energy Business Solutions e Presidente di Anima Italcogen, l’Associazione di Confindustria che riunisce i costruttori e i distributori di impianti di cogenerazione, recupero termico e celle a combustibile.


NOTE


(1) Lo scenarion “1.5 TECH”  è uno degli 8 scenari considerati dalla EU nella visione “A Clean Planet for All” e prevede lo sviluppo di tutte le tecnologie disponibili, con l’obbiettivo di contenimento dell’innalzamento della temperatura sotto 1,5°C.