QUEL CHE C’È DA SAPERE
Il Consiglio Esteri dell’Ue ha approvato un documento sulla “Diplomazia climatica”, in cui “prende atto con grande preoccupazione delle solide prove scientifiche presentate in alcune relazioni recenti che indicano l'accelerazione dei cambiamenti climatici e la rapida riduzione del margine di opportunità per mantenere collettivamente l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2ºC e proseguire gli sforzi volti a limitare l'aumento della temperatura a 1.5ºC rispetto ai livelli preindustriali”, dichiarandosi “determinato a concretizzare gli impegni necessari a dare piena attuazione all'accordo di Parigi, sulla base di un regime universale che preveda norme applicabili a tutti in occasione della COP 24”.
Nel documento, i rappresentanti dei 28 paesi dell’Ue riaffermano “l'impegno a continuare ad aumentare gradualmente la mobilitazione di finanziamenti internazionali per il clima nell'ambito dell'obiettivo sottoscritto collettivamente dai paesi sviluppati di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di dollari Usa all'anno entro il 2020 e fino al 2025 a fini di mitigazione e adattamento, attraverso numerosi e diversi strumenti, canali e fonti, per assistere i paesi in via di sviluppo nell'attuazione dei loro piani di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione degli stessi”.
Inoltre, si sottolinea che “la fissazione del prezzo del carbonio e la riforma delle sovvenzioni per i combustibili fossili sono tappe fondamentali per la creazione di un contesto favorevole per rendere i flussi finanziari compatibili con un percorso verso uno sviluppo a basse emissioni di gas a effetto serra”.