Alla Conferenza annuale degli Amici della Terra, dedicata quest’anno al confronto fra l'efficienza delle diverse fonti di energia, sarà presentato un rapporto in cui mostreremo la distanza tra la situazione reale e gli obiettivi di decarbonizzazione definiti dall’Europa e dal Pniec.

Partirà da qui la riflessione per discutere del mix energetico più efficace e delle soluzioni innovative che emergono e che potremmo utilizzare di più, focalizzandoci sulle emissioni di gas metano, sull’efficienza energetica nelle case con un’attenzione al ruolo delle pompe di calore e a chiudere con un focus sul nucleare. Tematiche su cui c’è necessità di una scelta politica urgente.

Il Rapporto “Obiettivi e realtà delle politiche climatiche in Italia” evidenzia come l’energia che consumiamo di più è quella termica. Eppure, quando si parla dei consumi energetici, la maggior parte delle persone immagina come questi si sintetizzino nei consumi elettrici. Ne è una piccola riprova anche un recente sondaggio lanciato sui profili social degli Amici della Terra.

Nella Figura 1 è possibile osservare la ripartizione percentuale delle tre principali tipologie di uso energetico in Italia (termico, elettrico, trasporti) nel 2023, secondo i dati contenuti nella Situazione Energetica Nazionale del MASE.

Si tratta di un dato che non riguarda solo l’Italia ma tutta Europa (Fig.2).

È un approccio che determina le misure e negli strumenti messi in atto dall’Europa stessa e, a cascata, dagli Stati membri per affrontare la transizione ecologica e che si rivela ormai inefficace per la decarbonizzazione e inefficiente per l’economia europea.

Con 47,5 Mtep di consumi fatti registrare nel 2023, in diminuzione del 5,3% rispetto al 2022, gli usi termici coprono ancora il 44,1% dei consumi finali. Anche se questo dato segna il culmine di un trend di diminuzione costante, che ha portato il consumo termico a raggiungere oggi il valore più basso dell'intera serie storica 1990-2023.

Seguono i trasporti, per i quali i valori di consumo finale non considerano quelli derivanti dall'energia elettrica utilizzata nel medesimo settore. Nel 2023, i trasporti rappresentano il 33,6% della torta con un consumo di energia pari a 36,1 Mtep, il più alto fatto registrare nell’ultimo decennio. I consumi di elettricità sono invece fermi al 22,3%, in lieve flessione rispetto al 2022 (-2,9%).