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2024-04-19 20:27

Te lo Do Io l’Inceneritore!

SINDACI GRILLINI E GESTIONE DEI RIFIUTI

di: 
Sergio Gatteschi

A Livorno, il Sindaco Nogarin si affida all’inceneritore per risolvere debiti e rifiuti ma, anziché ammettere il cambio di posizioni, annuncia lo smantellamento dell’impianto e la sua sostituzione con un “pratino”…. ma solo dopo il suo mandato!

In principio era Federico Pizzarotti, Sindaco grillino di Parma che era stato eletto per impedire la costruzione del termovalorizzatore e che, invece, aveva deciso di “subirlo” per non aggravare l’indebitamento della città. Nel marzo di quest’anno Pizzarotti ha compiuto il salto definitivo, portando il Comune di Parma tra gli amministratori di Iren, il gigante societario nel settore dei servizi pubblici, che gestisce numerosi impianti di smaltimento dei rifiuti, tra cui proprio il termovalorizzatore di Parma.

Fin qui, visto il progressivo allontanamento dell’eretico Pizzarotti dall’ortodossia a 5Stelle, la scelta non è sembrata significativa.

Ma a Torino, la parabola del cambio di posizione sui rifiuti si ripete: i 5 Stelle si erano battuti con i consueti slogan contro la costruzione dell’inceneritore a Gerbido; Chiara Appendino, quando era solo consigliera di opposizione, aveva anche presentato una mozione (bocciata) perché all’impianto torinese non venissero conferiti rifiuti provenienti da altre Regioni. In linea con quella scelta, una volta al governo della città i grillini hanno detto di no all’importazione di 15.000 tonnellate di rifiuti dalla disastrata Sicilia, sulla base del principio che ognuno deve trattare da sé i suoi rifiuti. Ma … sorpresa!... Alla presentazione delle linee programmatiche della nuova amministrazione a 5 Stelle, i leghisti Fabrizio Ricca e Alberto Morano presentano un emendamento per chiudere l’inceneritore e la maggioranza grillina lo respinge. “Meglio dimostrare affidabilità e serietà” dichiarano ai giornali.

A Roma, la scelta di Paola Muraro come assessore all’Ambiente, è stata lungamente difesa dalla sindaca Raggi, anche quando parte del movimento ne reclamava le dimissioni. «Non saprei chi mettere al suo posto, è l'unica che ci capisce di rifiuti», ha sempre confidatola sindaca e, ancora oggi, non si è capito se considerava sbagliate le posizioni del Movimento contro gli inceneritori o le posizioni di Muraro sul ciclo dei rifiuti. Infatti, l’ex assessora aveva sostenuto apertamente, nel 2014, appena 2 anni prima della sua nomina: “ la necessità di attuare sistemi integrati di gestione dei rifiuti che, avvalendosi della collaborazione di tutti, dopo aver posto in essere tutte le iniziative volte a ridurne la presenza, ne privilegi il recupero di materia dagli stessi utilizzando la parte residua, non altrimenti recuperabile, per produrre energia attraverso il loro utilizzo come combustibile, evitando, per quanto possibile, il ricorso alla discarica” http://www.atiaiswa.it/2014/07/29/t....

Possiamo dedurre che i 5 stelle, quando arrivano al governo, abbandonano gli slogan e la demagogia e virano verso la realpolitik?. Sarebbe una buona notizia per il paese, nonostante tutto. Purtroppo le cose non sono così chiare e Grillo e compagni, su questo punto, preferiscono continuare ad agitare paure e disinformazione pur di guadagnare voti anche quando, dagli scranni di governo, non possono che apprezzare la chiusura del cerchio dei rifiuti attraverso il recupero di energia dei termovalorizzatori. Come risolvono la contraddizione? Semplice! Raccontando favole al loro elettorato e contando sull’atteggiamento compiacente della stampa che relega questi problemi furi dal dibattito politico, fra le questioni “tecniche”.

Su questo, è esemplare la storia di Livorno, dove il sindaco pentastellato Filippo Nogarin si era sperticato in dichiarazioni antiinceneritori prima di essere eletto e nei primi tempi del suo mandato. Al suo insediamento, però, trova alcuni dati molto negativi: alta produzione di rifiuti pro capite (oltre 682 kg), differenziata al 46%, e soprattutto una Azienda municipalizzata dei rifiuti, la AAMPS, carica di debiti, 40/50 milioni. Un solo punto forte: il termovalorizzatore che funziona bene e che è situato nel bel mezzo della periferia.

Così, a luglio, Nogarin vira di 360 gradi: presenta il piano industriale dell’AAMPS, con cui prevede di saldare i debiti facendo funzionare il termovalorizzatore al massimo della portata da ora al 2021. Il quotidiano locale“Il Tirreno” così titola: “Sorpresa Aamps, nel piano industriale c’è l’inceneritore”.Sottotitolo: Livorno, In 5 anni i rifiuti da trattare si dimezzeranno ma l’impianto brucerà quelli che arriveranno in più da fuori, d’intesa con Ato.

In sostanza, a Livorno, i 5 Stelle basano il piano dei rifiuti sull’inceneritore. Oltre alle consuete iniziative per ridurre e differenziare, candidamente ammettono che se raggiungeranno la diminuzione dei rifiuti indifferenziati nella loro città (sottolineiamo il se), faranno comunque funzionare l’inceneritore a pieno ritmo fino almeno al 2021 (notiamo: il mandato di Nogarin scade nel 2019). Come? Importando rifiutida fuori d’intesa con Ato. Compresi, cioè, quelli del celebrato finto “rifiuti zero” Capannori, che scarica sulla costa i rifiuti che gli avanzano. Pratica che, altrove, i grillini giudicano aberrante. Non quando governano, evidentemente. Dal Tirreno del 20 luglio, che riporta il piano industriale per la gestione dei rifiuti da parte del comune a 5Stelle: "i Rui da raccolta Livorno passeranno da 49.600 tonnellate all’anno a 25.000: pressappoco la metà. Ma questo non determinerà uno stop di una delle due linee del termovalorizzature, che invece continuerà a “lavorare” a pieno regime almeno nei prossimi cinque anni: è infatti previsto che i rifiuti da “terzi e Ato” da incenerire aumenteranno fino a 53.000 tonnellate all’anno, in modo che il termovalorizzatore funzioni al massimo delle sue potenzialità (78.000 t/a). Ciò significa che Aamps, almeno nel medio periodo, continuerà economicamente a reggersi con l’inceneritore. E non potrebbe essere diversamente, al di là di qualsiasi slogan".

Posti così davanti alla responsabilità di aver messo il termovalorizzatore al centro del piano dei rifiuti di Livorno Nogarin e Grillo, che avevano sempre tuonato contro il recupero di energia da rifiuti, non hanno trovato di meglio che fornire una favoletta impresentabile annunciando che dove c'è il termovalorizzatore che tanto gli serve faranno un pratino...dopo il 2021 (nel 2025? nel 2030? chissà...), e glissando sul fatto che il mandato di Nogarin scade nel 2019!

rifiuti

Perché se qualcuno impara lo prendete in giro?