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2024-03-28 15:22

Il governo francese ci ripensa, niente carbon tax

QUEL CHE C’È DA SAPERE

Lo scorso aprile, il presidente della Repubblica, François Hollande, e il ministro dell’Ecologia, Ségolène Royal, avevano annunciato la decisione unilaterale della Francia di fissare un prezzo alle emissioni di carbonio, in modo da penalizzare il ricorso al carbone e favorire il gas, vista la scarsa efficacia del sistema europeo di scambio delle emissioni. Ora, il governo di Parigi ha fatto marcia indietro e il segretario di Stato al Bilancio, Christian Eckert, si è dichiarato contrario a un emendamento socialista alla legge finanziaria, che andava in questa direzione. Secondo le intenzioni della scorsa primavera, il provvedimento avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2017, prevedendo un corridoio, cioè un prezzo base del carbonio intorno ai 30 euro per tonnellata e un prezzo massimo.

La carbon tax era motivata dal fatto che l’andamento dei prezzi fa sì che gli impianti a gas producano elettricità a un costo doppio delle centrali a carbone, con il risultato che, in Francia, a fronte di 4.000 ore di funzionamento annuo degli impianti a carbone, le centrali a gas lavorano appena 1.700 ore.

 “Il mercato al momento non sta funzionando e qualcuno deve decidersi a fare la prima mossa”, aveva affermato in aprile il ministro Royal, e il governo di Parigi aveva manifestato l’intenzione di proporre l’estensione di questo meccanismo a tutta l’Unione europea. Invece, ora, come riferisce Les Echos, il segretario di Stato Eckert motiva il ripensamento con il fatto che la Commissione Ue potrebbe contestare il provvedimento, giudicandolo un aiuto di Stato illegittimo, in quanto favorirebbe alcuni produttori di energia rispetto ad altri.

Il ripensamento del governo francese è venuto anche sotto la minaccia di Uniper di chiudere le sue due centrali a carbone, a cui era seguito l’annuncio di uno sciopero da parte dei sindacati per l’8 novembre. La Francia ha altre due centrali a carbone, gestite da Edf, meno interessata dalla questione, dato che gestisce il programma nucleare transalpino.