Oggi:

2024-03-29 14:05

Rapporto dell’Ispra sui rifiuti speciali

QUEL CHE C’È DA SAPERE

L’Ispra ha pubblicato la diciottesima edizione del Rapporto annuale sui rifiuti speciali, che fornisce un quadro di informazioni sulla produzione e gestione in Italia di questa categoria di rifiuti, utilizzando come dati di riferimento quelli del 2017, da cui risulta un ulteriore aumento della produzione nazionale dei rifiuti speciali, che ha sfiorato i 140 milioni di tonnellate (quasi il 3% in più rispetto al 2016). La crescita riguarda in modo prevalente la produzione di rifiuti non pericolosi (+3,1%), mentre quella di rifiuti pericolosi è aumentata dello 0,6%.

I rifiuti complessivamente gestiti nel 2017 sono aumentati del 4%, con un aumento del 7,7% di quelli avviati al riciclo e una diminuzione dell’8,4% di quelli destinate allo smaltimento.

Nel 2017 i rifiuti importati (oltre 6 milioni di tonnellate) sono stati il doppio di quelli esportati. La quantità maggiore arriva dalla Germania, quasi 2 milioni di tonnellate (di cui il 96% sono rifiuti metallici) seguita dalla Svizzera con oltre 1 milione di tonnellate, dalla Francia con 824 mila tonnellate e dall’Austria con 733 mila tonnellate. I rifiuti di metallo importati sono destinati al riciclaggio, principalmente in acciaierie localizzate in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia. Il 68% dei rifiuti esportati (poco più di 2 milioni di tonnellate) appartengono alla categoria dei non pericolosi e il restante 32% (circa 1 milione di tonnellate) a quella dei pericolosi.

Il maggior contributo alla produzione complessiva arriva dal settore delle costruzioni e demolizioni, che con oltre 57 milioni di tonnellate concorre al 41% del totale prodotto. Le attività di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale rappresentano il 25,7% del totale (quasi 36 milioni di tonnellate), l’insieme delle attività manifatturiere il 21,5% (quasi 30 milioni di tonnellate).

Gli impianti di gestione dei rifiuti speciali operativi sono 11.209 di cui 6.415 situati al Nord, 2.165 al Centro e 2.629 al Sud. In Lombardia sono localizzate 2.176 infrastrutture, pari a circa il 20% del totale degli impianti presenti sul territorio nazionale. Gli impianti dedicati al recupero di materia sono 4.597 (41% del totale). Circa 20,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali sono utilizzati, in luogo delle materie prime, all’interno del ciclo produttivo in 1.307 impianti industriali. Tali stabilimenti riciclano il 20% del totale dei rifiuti recuperati a livello nazionale.

Il recupero di rifiuti inorganici riguarda oltre 54 milioni di tonnellate (quasi il 37% del totale gestito). Tali rifiuti derivano, prevalentemente, dalle attività di costruzione e demolizione (44,8 milioni di tonnellate) e sono generalmente utilizzati come rilevati e sottofondi stradali. Le operazioni di recupero di metalli e di rifiuti organici rappresentano, rispettivamente, il 13,6% e l’8,4% del totale gestito. Circa 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali sono coinceneriti in impianti industriali in sostituzione dei combustibili convenzionali, mentre l’incenerimento interessa più di 1 milione di tonnellate. Sono smaltiti in discarica 12 milioni di tonnellate di rifiuti (l’8,2% del totale gestito) di cui circa 10,9 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi e 1,2 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi.

Ispra ha pubblicato la versione integrale del Rapporto, una sintesi dei dati e un video.