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2024-03-29 02:31

Il Ministero dell’ambiente dà l’ok all’impiego di sfalci e potature del verde urbano a fini energetici

QUEL CHE C’È DA SAPERE

Il Ministero dell’Ambiente ha dato il via libera all’utilizzo dei materiali derivanti dalla manutenzione del verde urbano per produrre energia rinnovabile, classificando i residui al di fuori della normativa in materia di rifiuti, qualora rientrino nell’ambito dei criteri stabiliti per i sottoprodotti.

Il chiarimento su questa questione controversa, che ha determinato interpretazioni diverse e difficoltà alle amministrazioni locali, è arrivata in seguito a una richiesta di parere avanzata dalla Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper), secondo la quale “il chiarimento del Ministero dell’ambiente significa che questi residui da costo potranno diventare una risorsa; infatti, il Comune, invece di spendere dai 5 ai 7 euro al quintale di costo di smaltimento, potrebbe recuperare 2-3 euro al quintale, nel rispetto dei requisiti definiti per i sottoprodotti, conferendolo alle centrali di teleriscaldamento e producendo calore”.