È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 17 ottobre il Decreto Legge 17 ottobre 2024, n. 153 (il cosiddetto DL Ambiente) recante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell'economia circolare, l'attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”.
Il Decreto-legge, approvato dal Consiglio dei ministri il 10 ottobre ed entrato in vigore il 18 ottobre, ha l’obiettivo di semplificare le procedure di valutazione ambientale, promuovere interventi di bonifica e contrasto al dissesto idrogeologico, rafforzare la gestione delle acque e incentivare l’economia circolare.
Con il provvedimento, scrive il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in una nota, si interviene in particolare:
- nelle valutazioni ambientali, con una “corsia veloce” per progetti di preminente interesse strategico nazionale, privilegiando l’affidabilità, la sostenibilità tecnico-economica, il contributo agli obiettivi PNIEC, l’attuazione di investimenti PNRR e la valorizzazione dell’esistente;
- con nuove misure per dare certezze normative nel settore della prospezione e coltivazione di idrocarburi;
- per la tutela della risorsa idrica e la corretta gestione delle acque, introducendo la definizione di “acque affinate”, che possono contribuire al ravvenamento o accrescimento dei corpi idrici sotterranei;
- con azioni per l’economia circolare: col rafforzamento di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico, incrementando la rappresentanza dell’Albo dei Gestori Ambientali e introducendo una semplificazione nell’individuazione del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti delle piccole imprese;
- disciplinando la gestione di rifiuti e materiali derivanti dalla realizzazione della Diga foranea di Genova e dei correlati interventi;
- semplificando gli interventi nei cosiddetti “siti orfani” e istituendo una struttura di supporto al Commissario del SIN di Crotone-Cassano e Cerchiara;
- sul dissesto idrogeologico, con una maggiore interoperabilità tra le banche dati esistenti e rafforzando i poteri dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari, prevedendo misure per l’efficiente gestione delle risorse assegnate.
Il decreto è ora atteso all’esame parlamentare.