QUEL CHE C'È DA SAPERE
È stato pubblicato a metà ottobre il World Energy Outlook 2024 (WEO-2024), il rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) che analizza le principali tendenze nella domanda e nell'offerta di energia e come queste influiscano su sicurezza energetica, emissioni e sviluppo economico. Il WEO 2024, scrive la IEA, esamina l’avanzamento mondiale verso un sistema energetico più sostenibile e cosa deve ancora essere fatto per raggiungere gli obiettivi climatici. Il WEO-2024 include anche un'analisi di sensitività per la velocità con cui le energie rinnovabili e la mobilità elettrica potrebbero crescere, la rapidità con cui potrebbe aumentare la domanda di Gnl e come le ondate di calore, le politiche di efficienza e l'ascesa dell'intelligenza artificiale potrebbero influenzare la domanda di elettricità in futuro.
Secondo la IEA, con il progredire della transizione energetica il mondo si sta muovendo rapidamente dall'Età del Petrolio a una nuova “Età dell'Elettricità”, ma il ritmo attuale della transizione non è ancora sufficiente a contenere l'aumento delle temperature entro gli 1,5°C stabiliti dagli accordi di Parigi. Negli scenari della IEA, le emissioni globali di CO2 e il consumo di fonti fossili raggiungeranno il picco entro il 2030 e, senza un calo drastico successivo, il riscaldamento globale sarà di circa 2,4°C. La IEA esorta quindi gli Stati a sfruttare l'attesa abbondanza di risorse energetiche e il conseguente calo dei prezzi nei prossimi anni per accelerare la transizione energetica, in particolare investendo maggiormente nelle reti elettriche e nello stoccaggio energetico, portando il rapporto tra investimenti in reti e rinnovabili a 1:1, rispetto all'attuale 0,6:1.
Le proiezioni del rapporto basate sulle attuali politiche delineano uno scenario futuro caratterizzato da una parte da una fornitura relativamente abbondante di petrolio, gas naturale e tecnologie per l'energia pulita, come il solare fotovoltaico e le batterie, dall’altra parte da una continua fragilità della sicurezza energetica globale a causa delle tensioni geopolitiche. Lo scenario prevede che entro il 2030, più della metà dell'elettricità mondiale sarà generata da fonti a basse emissioni. Tuttavia, nonostante la crescita dell'energia pulita, la domanda di combustibili fossili raggiungerà comunque il suo apice entro la fine del decennio. La IEA prevede che la domanda di elettricità globale continui ad aumentare rapidamente e sostiene la necessità di investimenti significativi, al fine di mantenere il ritmo di crescita delle energie rinnovabili, nelle infrastrutture di supporto, come reti e sistemi di accumulo energetico.
Nonostante i progressi, sottolinea la IEA, il mondo è ancora lontano dagli obiettivi di zero emissioni nette e il rapporto sottolinea l'importanza di costruire un nuovo sistema energetico resiliente, flessibile e inclusivo. In alcune regioni del mondo, i costi elevati e i rischi legati ai progetti stanno rallentando l'adozione di tecnologie pulite competitive in termini di costi dove sono più necessarie. Questo vale in particolare per i paesi in via di sviluppo, dove queste tecnologie potrebbero offrire i maggiori ritorni per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle emissioni e dove è più forte la mancanza di accesso all'energia (con 750 milioni di persone, prevalentemente nell'Africa subsahariana, senza accesso all'elettricità e oltre 2 miliardi senza combustibili puliti per cucinare).