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2025-01-24 01:37

Assorbimenti di carbonio: il Regolamento Ue

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 19 novembre il Consiglio europeo ha dato il via libera definitivo a un Regolamento che istituisce il primo quadro di certificazione a livello di UE per gli assorbimenti permanenti di carbonio, la “carbon farming” e lo stoccaggio del carbonio nei prodotti. Il Regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione, diventando direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell'UE.

Il Regolamento, proposto dalla Commissione a novembre 2022, è il primo passo verso l'introduzione nella legislazione dell'UE di un quadro di certificazione completo per gli assorbimenti di carbonio e la riduzione delle emissioni dal suolo con l’obiettivo di contribuire all’obiettivo previsto dalla Legge europea sul clima (Regolamento 2021/1119) di assorbire 310 milioni di tonnellate di CO2 al 2030 da settori come agricoltura e uso del suolo.

Il Regolamento riguarda nello specifico le seguenti attività: assorbimenti permanenti di carbonio che catturano e immagazzinano carbonio atmosferico o biogenico per diversi secoli (ad esempio bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio, cattura e stoccaggio diretti del carbonio presente nell'atmosfera), attività di stoccaggio del carbonio che catturano e immagazzinano carbonio in prodotti di lunga durata per almeno 35 anni (come i prodotti da costruzione a base di legno), attività di “carbon farming” che migliorano il sequestro e lo stoccaggio del carbonio nelle foreste e nei suoli o che riducono le emissioni di gas a effetto serra dal suolo svolte per un periodo di almeno cinque anni (ad esempio rimboschimento, ripristino di torbiere o zone umide, migliore uso dei fertilizzanti).

Per essere certificate, le attività di assorbimento del carbonio dovranno soddisfare quattro criteri generali: comportare un beneficio quantificato netto in termini di assorbimento del carbonio o in termini di riduzione delle emissioni dal suolo; essere addizionali, nel senso che devono andare oltre gli obblighi normativi a livello del singolo gestore e necessitare dell'effetto incentivante della certificazione per diventare finanziariamente sostenibili; mirare a garantire lo stoccaggio a lungo termine del carbonio riducendo al minimo il rischio di rilascio del carbonio; non arrecare un danno significativo all'ambiente ed essere in grado di apportare benefici collaterali in relazione a uno o più obiettivi di sostenibilità. Le attività ammissibili alla certificazione dovranno essere verificate in modo indipendente da organismi di certificazione terzi.

Quattro anni dopo l'entrata in vigore del regolamento, la Commissione istituirà un registro elettronico a livello di UE per garantire la trasparenza e la piena tracciabilità delle cosiddette unità certificate, che saranno rilasciate per rispecchiare il beneficio netto in termini di carbonio generato dalle attività certificate di assorbimento del carbonio e di riduzione delle emissioni dal suolo.