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2025-04-28 21:03

Direttive Omnibus: le proposte UE per le semplificazioni

QUEL CHE C'È DA SAPERE

La Commissione europea ha adottato il 26 febbraio un nuovo pacchetto di proposte (Omnibus I e Omnibus II) per semplificare le normative UE, stimolare la competitività e attrarre investimenti.

Uno degli elementi centrali del pacchetto è la riduzione del 25% degli oneri amministrativi generali e del 35% per le PMI, attraverso una revisione mirata di normative interconnesse. Secondo le stime della Commissione l’approvazione delle proposte potrebbe apportare risparmi amministrativi per le imprese di circa 6,3 miliardi l’anno e mobilitare capacità aggiuntive di investimento pubblico e privato pari a 50 miliardi.

Nel settore della rendicontazione sulla sostenibilità, la Commissione ha proposto di esonerare circa l’80% delle imprese dagli obblighi della direttiva CSRD, concentrandoli sulle aziende più grandi, e di posticipare l’obbligo di rendicontazione per le imprese già coinvolte di due anni, fino al 2028.

Anche la direttiva sul dovere di diligenza per la sostenibilità subirà modifiche, riducendo la burocrazia e portando da uno a cinque anni la frequenza delle valutazioni periodiche e del monitoraggio dei partner. Per le PMI, saranno ridotti gli obblighi di trasparenza sulle catene di valore e sarà migliorata l’armonizzazione normativa per garantire condizioni di parità in tutta l’UE. L’entrata in vigore degli obblighi per le imprese più grandi sarà posticipata al 2028, mentre le linee guida per l’applicazione saranno pubblicate già nel 2026.

Nel settore del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), le nuove norme esenteranno i piccoli importatori, che rappresentano il 90% degli operatori, ma solo l’1% delle emissioni complessive. Verranno inoltre semplificate le procedure per le imprese soggette al meccanismo, in vista della sua futura estensione ad altri settori ETS, con una proposta legislativa prevista per il 2026.

Per incentivare gli investimenti, il pacchetto prevede un uso ottimizzato di strumenti finanziari come InvestEU, liberando 50 miliardi di euro di nuovi investimenti pubblici e privati, destinati alla competitività, alla decarbonizzazione e all’innovazione.

Le proposte legislative saranno ora sottoposte al Parlamento europeo e al Consiglio per l’approvazione. Le modifiche alla CSRD, alla direttiva sul dovere di diligenza (CSDDD), al regolamento sulla tassonomia e al CBAM entreranno in vigore una volta completato l’iter legislativo. La Commissione ha sollecitato i legislatori a dare priorità alle misure più urgenti, in particolare quelle relative alla rendicontazione sulla sostenibilità e agli obblighi di dovuta diligenza.