EOLICO FOGGIANO
Ci vuole un certo grado di protervia ad autorizzare torri eoliche (di cui si ignora persino il numero complessivo) in uno dei siti iconici dell’Imperatore dove, per 800 anni, nessuno aveva ancora osato violare il suo preciso divieto di edificare “torri ad iniziativa di privati”. Dal Corriere del Mezzogiorno – Puglia del 12 marzo 2025
In Copertina: Castel Fiorentino, Torremaggiore dal sito del MIC
Ne avrebbe buon diritto Federico II di Hohenstaufen-Altavilla, Puer Apuliae, Grande Svevo, Stupor Mundi, ad essere preoccupato ed arrabbiato. Il sito della sua morte, Castel Fiorentino in territorio di Torremaggiore, provincia di Foggia, bene architettonico e paesaggistico tutelato, potrebbe essere accerchiato da impianti eolici con turbine alte anche oltre i 150 metri. E Castel Fiorentino è a 200 metri sul livello del mare, poggio solitario nella piana a nord ovest di Foggia.
Sembra quasi che per ironia della sorte qualcuno voglia realizzare torri eoliche da quelle parti in spregio a ciò che lo stesso Federico II statuì (come riportato nella Historia diplomatica Friderici secundi di Jean Louis Alphonse Huillard-Bréholles) «vietiamo che nelle terre del nostro demanio vengano edificate costruzioni che impediscano la difesa dei luoghi, la protezione dei sudditi e il libero transito. Comandiamo in modo speciale che nei luoghi predetti non vengano costruite torri ad iniziativa dei privati».
Invece, oggi è difficile venire a capo di quante torri eoliche siano state proposte per quella zona perché le amministrazioni competenti ai procedimenti di valutazione ambientale sono diverse: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Regione, Provincia.
Un caso interessante è quello di un impianto eolico proposto nel 2008 e che, a seguito di vicende giudiziarie amministrative, ottiene nel 2010 dalla Provincia di Foggia una valutazione di impatto ambientale (VIA) favorevole. Dal provvedimento provinciale non si capisce neanche quante torri eoliche siano state proposte e di quali dimensioni. Sta di fatto che nonostante la VIA favorevole l’impianto non si realizza nei cinque anni di validità del provvedimento.
La società proponente, AEnergy s.r.l., si volatilizza e nel febbraio del 2024 una nuova società, la Torremaggiore Energia s.r.l. con sede a Foggia ed un capitale sociale di 36.600 euro nel 2024 e zero dipendenti, chiede alla Provincia di Foggia non già di riavviare la procedura di Via ma un semplice accertamento di compatibilità paesaggistica sulla base del Piano paesaggistico regionale (Pptr).
L’amministrazione provinciale lo conclude positivamente ad aprile 2024 ma condividendo il parere della commissione per il paesaggio, nel quale viene esplicitamente detto che «le norme tecniche di attuazione (Nta) del Pptr inerenti ai coni visuali considera[no] non ammissibili tutti i piani, progetti e interventi in contrasto con gli obiettivi di qualità e le normative d’uso di cui all'art. 37 e in particolare […] quelli che comportano la realizzazione e ampliamento di impianti per la produzione di energia […]. Nelle suddette Linee guida, Castel Fiorentino rientra tra i coni visuali fascia “B” e pertanto gli aereogeneratori posti all’interno del cono visuale risultano non ammissibili per le loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche».
Gli aereogeneratori non ammissibili sono 12. Ma, le vie del ripensamento sono infinite e così la stessa società inoltra un’istanza di riesame del provvedimento motivata dall’aver verificato il superamento del termine per l’espressione dell’accertamento da parte della Provincia e da un’interpretazione molto discutibile delle norme intervenute (il decreto legislativo n. 199/2021) per cui le aree non idonee all’installazione di impianti rinnovabili dichiarate dal regolamento regionale n. 24/2010 e poi dal Pptr non esisterebbero più.
La Provincia di Foggia accetta supinamente i rilievi della società e, a dicembre 2024, corregge il precedente provvedimento: l’incompatibilità paesaggistica con Castel Fiorentino non vi è più per 7 delle 12 torri eoliche non consentite.
L’accerchiamento di Castel Fiorentino appare quindi molto preoccupante se si considera che i progetti di impianti da fonti rinnovabili con relative opere di connessione presentati per il territorio di Torremaggiore ed in fase di valutazione del solo Ministero dell’Ambiente sono 31. Quelli presentati alle altre amministrazioni sono un’incognita.