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2025-12-05 05:00

Aree idonee: il Governo vara un decreto ad hoc

QUEL CHE C'È DA SAPERE

Il 21 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 271 il Decreto-Legge 175/2025 sulle misure urgenti per il Piano Transizione 5.0 e per la produzione di energia rinnovabile, entrato in vigore il 22 novembre. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 20 novembre, contiene anche la disciplina sulle aree idonee, inizialmente prevista nel più volte rinviato DL Energia.

Secondo quanto comunicato dal Governo, il decreto interviene da un lato sui crediti d’imposta del Piano Transizione 5.0, per incentivare gli investimenti delle imprese in tecnologie capaci di ridurre i consumi energetici, e dall’altro modifica la normativa sulle aree idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili. La versione approvata riprende sostanzialmente il testo già elaborato per il DL Energia, modificando il Dlgs 190/2024, il Testo Unico Rinnovabili, e individuando direttamente una serie di aree idonee, che le Regioni potranno eventualmente integrare. In queste aree, gli interventi realizzati in regime di attività libera o con procedura abilitativa semplificata non richiedono l’autorizzazione paesaggistica; per quelli soggetti ad autorizzazione unica, l’autorità paesaggistica dovrà esprimere un parere obbligatorio ma non vincolante. Il decreto definisce anche le aree idonee in mare, introduce limitazioni all’installazione negli ambiti UNESCO (dove saranno ammessi solo gli interventi in attività libera) e disciplina il coordinamento delle piattaforme digitali per le aree idonee e di accelerazione, fissando inoltre nuovi obiettivi di burden sharing per le Regioni.

Rispetto alla bozza circolata a metà novembre, il testo introduce alcune correzioni, tra cui una nuova definizione di agrivoltaico e la conferma che gli impianti agrivoltaici con moduli rialzati sono sempre consentiti nelle aree agricole, a differenza del fotovoltaico a terra. Viene inoltre stabilito un termine di sessanta giorni per l’adeguamento delle piattaforme digitali alle nuove regole.

La scelta di adottare un decreto separato rispetto al DL Energia risponde anche all’urgenza di ripristinare un traguardo del PNRR: la regolamentazione delle aree idonee era già stata notificata alla Commissione europea come obiettivo conseguito, ma l’annullamento del precedente provvedimento da parte del TAR aveva aperto una criticità da risolvere in tempi stretti.