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2025-12-05 05:25

Cop30 e G20: le conclusioni

QUEL CHE C'È DA SAPERE

La COP30 di Belém si è chiusa il 21 novembre con un accordo che, come anticipato, non contiene alcun impegno esplicito all’uscita dai combustibili fossili. La presidenza aveva inizialmente proposto una roadmap per l’abbandono graduale di carbone, petrolio e gas naturale, una richiesta sostenuta da oltre 80 Paesi e dall’Unione europea, ma nella versione finale il riferimento è scomparso.

Il testo approvato (“Global Mutirão: Uniting humanity in a global mobilization against climate change”) si concentra invece sul rilancio della cooperazione internazionale, sull’attuazione del ciclo di politica climatica del Paris Agreement e sulle iniziative per rafforzare la resilienza e accelerare l’implementazione degli impegni nazionali. Nelle prime pagine del documento ufficiale, ad esempio, si ribadisce la centralità dell’equità, della scienza e del multilateralismo e si riconosce l’urgenza di “riduzioni profonde, rapide e sostenute” delle emissioni coerenti con la traiettoria di 1,5 °C. Tuttavia, nel testo non compare alcuna menzione ai combustibili fossili né alla loro graduale eliminazione.

Parallelamente alla COP, anche il vertice G20 di Johannesburg si è concluso domenica 23 novembre. Nel lungo comunicato finale, i leader riconoscono l’urgenza della crisi climatica e riaffermano l’impegno verso l’Accordo di Parigi, ribadendo l’obiettivo della neutralità climatica “intorno alla metà del secolo”. Il documento saluta inoltre “i risultati positivi della COP30 di Belém” e sottolinea la necessità di aumentare significativamente gli investimenti globali per raggiungere gli obiettivi climatici.